Chirurgia refrattiva Smile
RELEX SMILE - SMall Incision Lenticule Extraction
La ReLEx SMILE (SMall Incision Lenticule Extraction) ha delle caratteristiche davvero uniche ed è l'ultima rivoluzione culturale nel campo della chirurgia refrattiva e si può trovare solo in centri di massima eccellenza.
ReLEx SMILE rappresenta la più avanzata tecnica refrattiva e si realizza tramite il solo utilizzo di un laser a Femtosecondi chiamato Visumax, brevettato in esclusiva da Zeiss.
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I benefici della tecnica RELEX SMILE
Una tecnica che funziona senza eccimeri e senza flap, ma solo una piccola incisione di 2 mm, implica i seguenti benefici:
- mantenimento inalterato della robustezza della cornea,
- non compromissione della lacrimazione basale,
- nessun dolore,
- recupero rapido della vista,
- minore probabilità di complicanze post-chirurgiche come l’insorgere di infezioni,
- mininvasività.
Quali difetti visivi si possono correggere con RELEX SMILE
Con la tecnica SMILE è possibile correggere:
In particolare, il range di correzione è molto ampio: da 1 a 10 diottrie di miopia e fino a 5 diottrie di astigmatismo.
Oggi rappresenta la migliore opzione per ottenere l’indipendenza dagli occhiali.
Perché Relex SMILE rappresenta una rivoluzione nella chirurgia refrattiva
- Utilizzo di 1 solo laser a femtosecondi: il Visumax. Non usare il laser ad eccimeri significa non avere shock stromale e quindi nessuna apoptosi, né haze (reazione infiammatoria) e nemmeno regressione con conseguente grande stabilità del risultato.
- Flapless: niente incisione di 20 mm per realizzare il flap, ma solo ingresso di 2 mm per una tasca intrastromale: l’incisione corneale dello stroma anteriore è l’85% in meno rispetto al flap. Ciò significa rispetto della biomeccanica corneale e minimo danno del plesso nervoso sub-basale e quindi il mantenimento della robustezza della cornea e la non compromissione della lacrimazione basale. Queste caratteristiche rendono adatta la ReLex SMILE® soprattutto agli sportivi.
- Range di correzione molto ampio: da 1 a 10 diottrie di Miopia e fino a 5 diottrie di astigmatismo.
- Maggior rispetto del plesso nervoso sub-basale.
- Nessun dolore e recupero rapido della vista.
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Dalla Cheratotomia radiale alla ReLEx SMILE: storia ed evoluzione della chirurgia refrattiva.
Tutti i sistemi per correggere i difetti visivi si basano su un concetto fondamentale: con la modifica della curvatura della cornea, si influisce sul punto di convergenza dei raggi luminosi rispetto al piano retinico.
Nell’occhio, l’immagine a fuoco si forma dove i raggi luminosi refratti da cornea e cristallino convergono sulla retina. A causa, per esempio, della maggiore lunghezza dell’occhio in coloro che sono miopi, i raggi luminosi convergono prima della retina e sulla retina si forma un’immagine sfuocata. Nell’ipermetrope, poiché l’occhio è troppo corto, i raggi luminosi andranno a fuoco dietro il piano retinico e l’immagine apparirà anche in questo caso sfuocata, ma per il motivo opposto.
Come anticipato, con la modifica della curvatura della cornea si modifica il punto di convergenza dei raggi luminosi, riportando così le immagini a fuoco sulla retina. Il profilo anteriore della cornea viene quindi appiattito o incurvato di una certa quantità, in funzione dell’entità del difetto da correggere.
Chirurgia con tecnica laser
L’attore principale di questa chirurgia è sicuramente la tecnologia laser, la quale consente una notevole precisione e prevedibilità con scarsi effetti collaterali indesiderati.
Il primo laser introdotto è stato il laser ad eccimeri alla fine degli anni '80. L’energia da esso prodotta determina fotoablazione di tessuto attraverso la rottura di legami intermolecolari con effetti collaterali trascurabili ai tessuti adiacenti. L’ablazione avviene sulla superficie della cornea, dove il laser impatta. Lo shock stromale laser indotto, porta comunque alla morte (detta apoptosi) di uno strato di cellule subito al di sotto del trattamento.
Laser a femtosecondi
Nel 2000, è stato introdotto il laser a femtosecondi (1 fs=10-15 sec.): data la brevità dell’impulso, è possibile ottenere elevate potenze impiegando bassi livelli di energia (W=E/t). A differenza dell’eccimero, non determina fotoablazione, ma fotodelaminazione, simile ad un taglio e può focalizzare la sua azione in un punto profondo (intrastromale) lasciando intatti i tessuti attraversati. Non determina morte cellulare.
Fino al 2008, le tecniche disponibili per la chirurgia refrattiva erano 2:
- la PRK, la più semplice da eseguire, in quanto il laser ad eccimeri è il principale attore del trattamento e le manovre chirurgiche sono ridotte al minimo. Infatti, negli Stati Uniti, per eseguirla non è necessario essere medici: è consentita anche agli optometristi.
- La FemtoLASIK in cui il chirurgo deve intervenire nella fase di preparazione del flap e richiede l’utilizzo sia del laser ad eccimeri che di quello a femtosecondi.
Nel 2008, Zeiss brevetta il software necessario per una rivoluzionaria tecnica: la Relex SMILE.
ReLEx è l’acronimo per Refractive Lenticule Extraction, infatti, per modificare il raggio di curvatura della cornea si asporta un lenticolo corneale intrastromale scolpito dal laser a femtosecondi. Il lenticolo è più spesso al centro e la sua estrazione appiattisce la cornea diminuendo il raggio di curvatura.
Siamo agli inizi del nuovo millennio e questo è il primo step della “rivoluzione refrattiva”.
Non usare il laser ad eccimeri significa non avere shock stromale e quindi niente apoptosi, garantendo così una grande stabilità del risultato.
In più non viene effettuata alcuna incisione per realizzare il flap, ma solo un ingresso di 2 mm per una tasca intrastromale. Ciò significa:
- rispetto della biomeccanica corneale,
- minimo danno del plesso nervoso sub-basale.
Per contro la difficoltà tecnica di esecuzione aumenta e necessita di una learning curve anche in mani esperte.
Smile è la tecnica per la correzione dei difetti visivi più evoluta al mondo, con la minor quantità di complicanze e la migliore stabilità nel tempo.